L'anima che pecca sarà quella che morrà (Ezechiele 18:4)
DI CHI è LA COLPA?
Oggi è diffusa l’idea che gli individui non possono essere incolpati per ciò che fanno o non riescono a fare. Si è soliti rintracciare la causa delle proprie mancanze nelle negligenze dei genitori, degli insegnanti o dello Stato, ma non in sé stessi. La Bibbia dà, alle scuse "scarica-barile" di questo tipo, una risposta netta e chiara: ciascuno renderà conto delle sue azioni a Dio. Gli Israeliti usavano dire: "I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati" (Ezechiele 18:2), ma il Signore ordinò di non usare questo proverbio, poiché ognuno è responsabile dei propri peccati e deve allontanarsi da essi. Ciascuno risponderà, al Giudice Onnisciente, di ogni comportamento contrario alla Sua legge santa. La sola speranza è quella di confessare i nostri peccati, ponendo fede in Gesù e sulla Sua opera espiatoria. Alla croce ti carichi delle tue responsabilità, ma al contempo puoi alleggerirti da tutte le tue colpe, sicuro che non c’è "alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1).
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Meditazione del 23 giugno 2025 L'anima che pecca sarà quella che morrà (Ezechiele 18:4)DI CHI è LA COLPA?Oggi è diffusa l’idea che gli individui non possono essere incolpati per ciò che fanno o non riescono a fare. Si è soliti rintracciare la causa delle proprie mancanze nelle negligenze dei genitori, degli insegnanti o dello Stato, ma non in sé stessi. La Bibbia dà, alle scuse "scarica-barile" di questo tipo, una risposta netta e chiara: ciascuno renderà conto delle sue azioni a Dio. Gli Israeliti usavano dire: "I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati" (Ezechiele 18:2), ma il Signore ordinò di non usare questo proverbio, poiché ognuno è responsabile dei propri peccati e deve allontanarsi da essi. Ciascuno risponderà, al Giudice Onnisciente, di ogni comportamento contrario alla Sua legge santa. La sola speranza è quella di confessare i nostri peccati, ponendo fede in Gesù e sulla Sua opera espiatoria. Alla croce ti carichi delle tue responsabilità, ma al contempo puoi alleggerirti da tutte le tue colpe, sicuro che non c’è "alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1).