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Martedì

09 Aprile 2024

Il giusto ha cura della vita del suo bestiame, ma il cuore degli empi é crudele. (Proverbi 12:10)

LA CURA DEGLI ANIMALI

Molte persone amano i propri animali, sia quelli da cortile (galline, conigli, mucche) che quelli domestici (cani, gatti, canarini, pesci). C'è chi arriva a spendere una fortuna per curare o fare la toeletta del proprio barboncino o del gatto persiano. Credo che questo istinto faccia parte della "somiglianza a Dio" con cui siamo stati creati. Dio ama il creato e si preoccupa di nutrire e di proteggere anche gli animali che ci sembrano insignificanti ("Cinque passeri non si vendono per due soldi? Eppure non uno di essi è dimenticato davanti a Dio", Luca 12:6). Qualcuno arriva all'eccesso di trascurare figli e familiari per dedicare tutte le proprie attenzioni e il proprio affetto a un gatto o a un cane. Il buon credente non spenderà certo milioni per le cure di bellezza dei suoi animali ma neppure li maltratterà o li abbandonerà in autostrada. Gli empi del proverbio di oggi che hanno "il cuore crudele", sfruttano senza pietà i poveri animali mentre chi ha uno spirito cristiano non può infierire con violenza su altre creature indifese. Dunque cerchiamo la giusta misura: trattiamo con amore i nostri animali domestici ricevendone in cambio i loro gesti di riconoscenza (i cani e i gatti in questo sono campioni) senza esagerare. E trattiamo meglio ancora gli esseri umani.

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