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Giovedì

04 Aprile 2024

"I perversi di cuore sono un abominio per il Signore, ma gli integri nella loro condotta gli sono graditi. (Proverbi 11:20)

L’IPOCRISIA

Gesù ha incontrato tanti peccatori e li ha sempre accolti con amore e benevolenza. Pensiamo a come ha trattato i pubblicani come Zaccheo, le prostitute e l'adultera colta in flagrante. Anche per i traditori come Giuda e Pietro ha avuto parole di comprensione e tolleranza. Nei confronti dei potenti,(come i Sommi Sacerdoti e il re Erode) pur sapendo il basso livello di moralità e la corruzione,non si è scagliato come forse avremmo fatto tu ed io. Ma con gli ipocriti (come gli scribi e i farisei) si è comportato in maniera durissima arrivando a definirli: "Stolti e ciechi, serpenti, razza di vipere, sepolcri imbiancati che appaiono belli di fuori ma dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia" (Matteo 23). La perversità del cuore, di cui parla il versetto di oggi, è qualcosa di insopportabile agli occhi di Dio. Noi possiamo anche imbrogliare il fratello, il marito, il pastore, i nostri capi ma Dio conosce i cuori e sa se siamo sinceri o ipocriti. A questo punto chiediamoci onestamente se vale la pena di fingere, per far carriera, per nascondere quel che siamo o per apparire ciò che non siamo. Potremmo anche ottenere l'applauso di quei miopi che non sanno leggere il cuore, ma un giorno ci troveremo davanti al giudizio di Dio, Colui che prima di ogni altra cosa pesa i cuori e la nostra coerenza. Al contrario, "gli integri nella loro condotta gli sono graditi".

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